E tu, Montagna, attendi,
oltraggiata dalla mano dell’uomo.
La sua vanità ti percuote.
Una bandiera, una croce,
Una seggiovia, un cannone da neve,
Vani vessilli di potere
E tu, Montagna, attendi
che l’uomo, un giorno,
torni a te,
con sguardo di bimbo
col naso all’insù
E tu, Montagna, attendi
con sguardo di madre
l’uomo, tuo figlio,
per abbracciarlo.
E tu, Montagna, mentre attendi,
lascia che salga, fino a te,
dal bosco, lungo i ripidi pendii,
sulle rocce rugose del tuo volto
e, una volta giunto, possa riconoscere
la bellezza della tua profondità.
E tu, Montagna, attendi.
Primiero, Dolomiti Orientali, Trentino